Centro Studi sulla Contea di Modica

(Fondatore:Giorgio Cavallo)

Il Centro Studi sulla Contea di Modica nasce nel 1992 attorno ad un momento aggregativo rappresentato dalla esigenza di operare l’acquisizione, il recupero e la piena fruizione della chiesetta di san Nicolò inferiore. La scoperta del tempietto rupestre, la cui esistenza era stata testimoniata nel 1652 da Placido Carrafa, si deve al compianto Duccio Belgiorno il quale, nel 1986, individuava alcune tracce pittoriche affioranti dallo strato di calce che ricopriva le pareti di un locale di sgombero, in pieno centro storico. Il sollecito intervento del dottor Giovanni Di Stefano, della Soprintendenza ai Beni Culturali di Ragusa, permetteva di portare alla luce gli affreschi del catino absidale ma i primi interventi erano seguiti da difficoltà operative dovute al fatto che la grotta era di proprietà privata. L’importanza del monumento e la necessità di operarne il recupero in tempi brevi faceva nascere nell’avvocato Giulio Ottaviano l’idea di promuovere la nascita di una Associazione che, mediante libera sottoscrizione fra gli aderenti, potesse procedere all’acquisto dell’immobile. Se ne faceva carico il dottor Giorgio Cavallo. Convocati alcuni amici, in data 11 febbraio 1992, alla presenza del notaio Leonardo Cabibbo, fondava il Centro Studi e contattava i proprietari della grotta, gli eredi Mazza, i quali aderivano alla inconsueta proposta formulata dal Fondatore. In buona sostanza, si dichiaravano disponibili alla vendita offrendo alla Associazione, e per essa alla Città di Modica, la metà del valore nominale dell’immobile mentre l’altra quota veniva loro versata dal Centro Studi. L’atto venne stipulato in data 27 marzo del 1993 con la clausola che l’Associazione destinasse il possesso della chiesetta alla Soprintendenza, per la relativa tutela, impegnandosi a determinarne la pubblica fruizione nel più breve tempo possibile. Fu così che si diede avvio a una serie di interventi, finanziati sia dalla Soprintendenza che dai Soci del Centro Studi.

 

Durante i lavori di recupero e di arredamento museale, a cura di Gina Ricca Ottaviano, non mancarono le sorprese come quando, il due giugno del 1995, sull’architrave sovrastante la porticina di ingresso, un operaio rinvenne un ordigno bellico inesploso, privo di spoletta di sicurezza. Si rese, pertanto, necessario l’intervento di due artificieri dell’Esercito, provenienti dal nucleo operativo di Messina, i quali con grande professionalità e sprezzo del pericolo riuscirono a reinnescare la bomba e a farla esplodere in luogo sicuro, salvando la chiesetta da danni irreparabili. Nello stesso anno venne firmata una Convenzione fra il Centro Studi e la Cooperativa Etnos per la custodia e la visita guidata. Altri interventi, sul finire degli anni novanta, portarono alla luce cripte e tombe terragne oltre a un altare laterale, ricavato nella roccia di una parete di fondo, provvisto di canalette indirizzate verso il pavimento che, probabilmente, nasconde una vasca battesimale. L’Associazione, che ha ottenuto nel 2011 l’attribuzione della Personalità Giuridica, riconoscimento di rilevanza non comune, nel luglio del 2016, cessata la convenzione con la Cooperativa Etnos, affidava la custodia e la fruizione del monumento alla VIA. Tale Associazione culturale di Promozione Turistica, di concerto con il Consiglio di Amministrazione del Centro Studi ed il suo Presidente, arch. Eugenia Calvaruso, promuoveva una raccolta di firme che ha portato la chiesetta di san Nicolò inferiore ad essere inserita nei “Luoghi del Cuore” FAI. Ciò ha reso possibile il finanziamento di un ulteriore restauro degli affreschi presentato a un qualificato pubblico, presso la Sala Convegni della Fondazione Grimaldi, il 21 gennaio del 2023. In oltre un trentennio, l’Associazione si è avvalsa del contributo di tantissimi Soci, oltre ai ventitré Fondatori, che hanno aderito alle iniziative statutarie volte al recupero del Patrimonio Culturale della Città e del territorio che, per secoli, è stato parte integrante di una Contea fra le più illuminate nel contesto isolano.

Modica 3/3/2023 Giorgio Cavallo

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